Not a problem: il problema con “Non c’è problema”
Molte persone sembrano aver adottato l’espressione “Not a problem” (Non c’è problema) al posto di “You’re welcome” (Prego). Ad esempio, quando si ringrazia qualcuno in una e-mail, per telefono o di persona per averci fatto un favore, la risposta è spesso “Not a problem“.
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Anche voi sicuramente avrete letto o sentito “Not a problem” (Non c’è problema) o “No problem” (Nessun problema). Potreste chiedervi qual è il “problema” con questa frase.
Il problema con “Non c’è problema” sono le sue parti negative: “not” e “problem”. Quando si tratta di tono, due negativi non si moltiplicano per creare un positivo. “Not a problem” ha, nella migliore delle ipotesi, un tono neutrale.
Sostituite “Not a problem” con queste frasi in risposta a “Thank you” (Grazie):
You are welcome.
Prego.
You are very welcome.
Prego
My pleasure.
E’ un piacere.
Our pleasure.
E’ un piacere.
It’s a pleasure.
E’ un piacere.
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Siamo felici di servirvi.
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Aspiriamo ad accontentarvi.
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Sono contento che vi piaccia.
Certainly!
Certo!
Sure thing!
Sicuro!
Enjoy!
Buon divertimento!
Thank you!
Grazie!
Thank you for shopping [dining, staying] here.
Grazie per aver fatto acquisti [aver pranzato, soggiornato] qui.
Gli esempi spaziano dal formale (“We are happy to serve you“) al casual (“Enjoy!“) Ciò che hanno in comune è il linguaggio positivo: prego, piacere, contento, per favore, lieto, certo, grazie…
Quelle parole positive creano un sentimento positivo tra chi scrive e chi legge, o tra chi parla e chi ascolta.
Siete pronti a scaldare il tono della vostra comunicazione sostituendo “Not a problem” con una frase positiva? Oppure siete sempre stati positivi?
Liberamente tradotto da: http://www.businesswritingblog.com/business_writing/2012/07/the-problem-with-not-a-problem-.html
Nota: questa e’ una lezione di inglese avanzata: non c’e’ niente di scorretto nell’usare “Not a problem”. Ma riportiamo il parere di questa autrice madrelingua, esperta di comunicazione, come spunto di riflessione e per approfondire lo stile del nostro inglese parlato e scritto.
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